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gli piacesti, così è possibile che un’altra ne gli sia piaciuta, e che egli, avendo il tuo amore abandonato, n’ami un’altra. Le cose nuove piacciono con più forza che le molto vedute, e sempre quello che l’uomo non ha, si suole con maggiore affezione disiderare che quello che l’uomo possiede, e niuna cosa è tanto dilettevole, che per lungo uso non rincresca. E chi non amerà più volontieri a casa sua una nuova donna, che una antica nell’altrui contrade? Egli altresì forse non t’amava con così fervente amore come mostrava, e alle sue lagrime nè a quelle d’alcuno altro non è da credere così caro pegno come è cotanto amore, quanto tu forse estimi che egli ti portasse. Eziandio gli uomini alcuna volta, non avendosi mai più veduti che alcuno giorno, sono crucciosi e piangono spartendosi; e molte cose similemente si giurano e impromettono, le quali altri ha fermo intendimento di fare; ma poi, nuovo caso sopravvegnendo, fa quelli giuramenti uscire di mente. Le lagrime e’ giuramenti e le promessioni de’ giovini non sono ora di nuovo arra di inganno futuro alle donne. Essi generalmente sanno prima fare queste cose che amare: la loro volontà vagabunda li tira a questo; niuno n’è che non volesse piuttosto ogni mese mutare dieci donne che essere dieci dì d’una. Essi continuamente credono e costumi nuovi e nuove forme trovare, e gloriansi d’avere avuto l’amore di molte. Dunque che speri? Perchè vanamente ti lasci menare alla vana credenza? Tu non se’ in atto da poterlo da ciò ritrarre: rimanti d’amarlo, e dimostra che con quell’arte che egli ha te ingannata tu abbi ingannato lui.

E dietro a queste parole con molte altre sèguito a me dicendo, e in esse accendevami