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mano tener la pianta de’ piedi: e così in contrario, quantunque virtuoso quantunque valoroso quantunque di bene sia uno che nella vostra ira caggia, con parole, che degne paiono di fede, nel profondo di ninferno il tuffate e nascondete: e perciò questa ingannatrice, come a glorificarla eri disposto, così ad avvilirla e a parvificarla ti disponi: il che agevolmente ti verrà fatto, perciocchè dirai il vero. E in quanto puoi fa’ che a lei nel tuo parlare lei medesima mostri, e similemente te la mostri ad altrui: perciocchè, dove l’averla glorificata tu avresti mentito per la gola, e fatto contro a quello che si dee, e tesi lacciuoli alle menti di molti, che come tu fosti sono creduli, e lei avresti in tanta superbia levata che le piante de’ piedi non le si sarebbono potute toccare; così, questo facendo, dirai il vero, e sgannerai altrui, e lei raumilierai: che forse ancora di salute le potrebbe esser cagione. Fa’ dunque, incomincia come più tosto puoi, e fa’ sì, che sì paia; e questa satisfazione, quanto a questo peccato, tanto ti sia assai. Al quale io allora risposi: per certo, che se tanto mi vorrà bene Iddio che di questo laberinto mi vegga fuori, secondo che ragioni, di satisfare m’ingegnerò; e niuno conforto più, niun sospignimento mi bisognerà a far chiaro l’animo mio di tanta offesa. E mentre nelle parole artificialmente dette sarà alcuna forza o virtù, a niuno mio successore lascerò a far delle ingiurie ricevute da me vendetta, solo che tanto tempo mi sia prestato ch’io possa o concordar le rime o distender le prose. La vendetta daddovero, la quale i più degli uomini giudicherebbono che fosse da far con ferri, questa lascerò io a fare al mio signore Dio, il quale mai niuna mal