fanciulli fanno quando ti servono? — Disse Nicostrato: — Mai sí, anzi gli ho io voluti domandare perché il facciano. — A cui la donna disse: — Non fare, ché io il ti so dire io, ed holti buona pezza taciuto per non fartene noia: ma ora che io m’accorgo che altri comincia ad avvedersene, non è piú da celarloti. Questo non t’avvien per altro se non che la bocca ti pute fieramente, e non so qual si sia la cagione, per ciò che ciò non soleva essere; e questa è bruttissima cosa, avendo tu ad usare co’ gentili uomini, e per ciò si vorrebbe veder modo da curarla. — Disse allora Nicostrato: — Che potrebbe ciò essere? Avrei io in bocca dente niuno guasto? — A cui Lidia disse: — Forse che sí — e menatolo ad una finestra, gli fece aprire la bocca, e poscia che ella ebbe d’una parte e d’altra riguardato, disse: — O Nicostrato, e come il puoi tu tanto aver patito? Tu n’hai uno da questa parte il quale, per quello che mi paia, non solamente è magagnato ma egli è tutto fracido, e fermamente, se tu il terrai guari in bocca, egli guasterá quegli che son da lato: per che io ti consiglierei che tu nel cacciassi fuori prima che l’opera andasse piú innanzi. — Disse allora Nicostrato: — Da poi che egli ti pare, ed egli mi piace: mandisi senza piú indugio per un maestro il qual mel tragga. — Al quale la donna disse: — Non piaccia a Dio che qui per questo venga maestro: el mi pare che egli stea in maniera che senza alcun maestro io medesima tel trarrò ottimamente. E d’altra parte, questi maestri son sí crudeli a far questi servigi, che il cuore nol mi patirebbe per niuna maniera di vederti o di sentirti tra le mani a niuno; e per ciò del tutto io voglio fare io medesima, ché almeno, se egli ti dorrá troppo, ti lascerò io incontanente, quello che il maestro non farebbe. — Fattisi adunque venire i ferri da tal servigio e mandato fuori della camera ogni persona, solamente seco la Lusca ritenne; e dentro serratesi, fecero distender Nicostrato sopra un desco, e messegli le tanaglie in bocca e preso un de’ denti suoi, quantunque egli forte per dolor gridasse, tenuto fermamente dall’una, fu dall’altra per viva forza un dente tirato fuori, e quel serbatosi, e presone uno altro il quale sconciamente magagnato Lidia aveva in mano,