mise prestamente a letto: e fatto ciò, secondo che alcuna volta era usata di fare, uscita di casa, alla casa del suo amante se n’andò, e quivi infino alla mezzanotte dimorò. Tofano, come la donna non vi sentí, cosí si levò, ed andatosene alla sua porta, quella serrò dentro e posesi alle finestre, acciò che tornare vedesse la donna e le facesse manifesto che egli si fosse accorto delle maniere sue: e tanto stette che la donna tornò. La quale, tornando a casa e trovatasi serrata di fuori, fu oltre modo dolente e cominciò a tentare se per forza potesse l’uscio aprire; il che poi che Tofano alquanto ebbe sofferto, disse: — Donna, tu ti fatichi invano, per ciò che qua entro non potrai tu tornare; va’ tornati lá dove infino ad ora se’ stata, ed abbi per certo che tu non ci tornerai mai infino a tanto che io di questa cosa, in presenza de’ parenti tuoi e de’ vicini, te n’avrò fatto quell’onore che ti si conviene. — La donna lo ’ncominciò a pregar per l’amor di Dio che piacergli dovesse d’aprirle, per ciò che ella non veniva donde s’avvisava, ma da vegghiare con una sua vicina, per ciò che le notti eran grandi ed ella non le poteva dormir tutte né sola in casa vegghiare. Li prieghi non giovavano alcuna cosa, per ciò che quella bestia era pur disposto a volere che tutti gli aretin sapessero la lor vergogna, lá dove niun la sapeva. La donna, veggendo che il pregar non le valeva, ricorse al minacciare, e disse: — Se tu non m’apri, io ti farò il piú tristo uom che viva. — A cui Tofano rispose: — E che mi puoi tu fare? — La donna, alla quale Amore aveva giá aguzzato co’ suoi consigli lo ’ngegno, rispose: — Innanzi che io voglia sofferire la vergogna che tu mi vuoi fare ricevere a torto, io mi gitterò in questo pozzo che qui è vicino, nel quale poi essendo trovata morta, niuna persona sará che creda che altri che tu per ebbrezza mi v’abbi gittata: e cosí o ti converrá fuggire e perder ciò che tu hai ed essere in bando, o converrá che ti sia tagliata la testa sí come a micidial di me che tu veramente sarai stato. — Per queste parole niente si mosse Tofano dalla sua sciocca oppinione; per la qual cosa la donna disse: — Ora ecco, io non posso piú sofferire questo tuo fastidio; Iddio il ti perdoni; farai riporre questa mia rócca che io lascio qui. — E questo detto, essendo la