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312 giornata decima

cosa detta s’era contro al marito per lei quando sposata l’avea. Ella non fu guari con Gualtieri dimorata che ella ingravidò, ed al tempo debito partorí una fanciulla, di che Gualtieri fece gran festa. Ma poco appresso, entratogli un nuovo pensier nell’animo, cioè di volere con lunga esperienza e con cose intollerabili provare la pazienza di lei, primieramente la punse con parole, mostrandosi turbato e dicendo che i suoi uomini pessimamente si contentavano di lei per la sua bassa condizione, e spezialmente poi che vedevano che ella portava figliuoli, e della figliuola che nata era tristissimi, altro che mormorar non faceano. Le quali parole udendo la donna, senza mutar viso o buon proponimento in alcuno atto, disse: — Signor mio, fa’ di me quello che tu credi che piú tuo onore o consolazion sia, ché io sarò di tutto contenta, sí come colei che conosco che io sono da men di loro e che io non era degna di questo onore al quale tu per tua cortesia mi recasti. — Questa risposta fu molto cara a Gualtieri, conoscendo costei non essere in alcuna superbia levata per onore che egli o altri fatto l’avesse. Poco tempo appresso, avendo con parole generali detto alla moglie che i sudditi non potevan patir quella fanciulla di lei nata, informato un suo famigliare, il mandò a lei, il quale con assai dolente viso le disse: — Madonna, se io non voglio morire, a me convien far quello che il mio signor mi comanda. Egli m’ha comandato che io prenda questa vostra figliuola e che io... — e non disse piú. La donna, udendo le parole e veggendo il viso del famigliare, e delle parole dette ricordandosi, comprese che a costui fosse imposto che egli l’uccidesse; per che prestamente, presala della culla e basciatala e benedettala, come che gran noia nel cuor sentisse, senza mutar viso, in braccio la pose al famigliare e dissegli: — Te’, fa’ compiutamente quello che il tuo e mio signore t’ha imposto: ma non la lasciar per modo che le bestie e gli uccelli la divorino, salvo se egli nol ti comandasse. — Il famigliare, presa la fanciulla e fatto a Gualtier sentire ciò che detto aveva la donna, maravigliandosi egli della sua costanza, lui con essa ne mandò a Bologna ad una sua parente, pregandola che, senza mai dire cui figliuola si fosse, diligentemente