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novella nona 303

dí, attendendo di mandarlo via la vegnente notte, fece il Saladin fare in una gran sala un bellissimo e ricco letto di materassi, tutti, secondo la loro usanza, di velluti e di drappi ad oro, e fecevi por suso una coltre lavorata a certi compassi di perle grossissime e di carissime pietre preziose, la qual fu poi di qua stimata infinito tesoro, e due guanciali quali a cosí fatto letto si richiedeano; e questo fatto, comandò che a messer Torello, il quale era giá forte, fosse messa indosso una roba alla guisa saracinesca, la piú ricca e la piú bella cosa che mai fosse stata veduta per alcuno, ed in testa alla lor guisa una delle sue lunghissime bende gli fe’ ravvolgere. Ed essendo giá l’ora tarda, il Saladino con molti de’ suoi baroni nella camera lá dove messer Torello era, se n’andò, e postoglisi a sedere allato, quasi lagrimando, a dir cominciò: — Messer Torello, l’ora che da voi dividermi dée s’appressa, e per ciò che io non posso né accompagnarvi né farvi accompagnare, per la qualitá del cammino che a fare avete, che nol sostiene, qui in camera da voi mi conviene prender commiato, al qual prendere venuto sono. E per ciò, prima che io a Dio v’accomandi, vi priego per quello amore e per quella amistá la quale è tra noi, che di me vi ricordi, e se possibile è, anzi che i nostri tempi finiscano, che voi, avendo in ordine poste le vostre cose di Lombardia, una volta almeno a vedermi vegnate, acciò che io possa in quella, essendomi d’avervi veduto rallegrato, quel difetto supplire che ora per la vostra fretta mi convien commettere; ed infino che questo avvenga non vi sia grave visitarmi con lettere e di quelle cose che vi piaceranno richiedermi, che piú volentier per voi che per alcuno uom che viva le farò certamente. — Messer Torello non poté le lagrime ritenere, e per ciò, da quelle impedito, con poche parole rispose, impossibil cosa esser che mai i suoi benefici ed il suo valore di mente gli uscissero, e che senza fallo quello che egli comandava farebbe, dove tempo gli fosse prestato. Per che il Saladino, teneramente abbracciatolo e basciatolo, con molte lagrime gli disse: — Andate con Dio — e della camera s’uscí, e gli altri baroni appresso tutti da lui s’accommiatarono e col Saladino in quella sala ne vennero lá dove egli