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novella settima 273

disio l’aspettava, e lei per la man prese dicendo: — Madonna, che vuol dir questo? Voi siete giovane e dovreste l’altre confortare, e voi vi lasciate aver male? Noi vi vogliam pregare che vi piaccia per amor di noi di confortarvi in maniera che voi siate tosto guerita. — La giovane, sentendosi toccare alle mani di colui il quale ella sopra tutte le cose amava, come che ella alquanto si vergognasse, pur sentiva tanto piacere nell’animo quanto se stata fosse in paradiso, e come poté gli rispose: — Signor mio, il volere io le mie poche forze sottoporre a gravissimi pesi m’è di questa infermitá stata cagione, dalla quale voi, vostra buona mercé, tosto libera mi vedrete. — Solo il re intendeva il coperto parlare della giovane e da piú ognora la reputava, e piú volte seco stesso maladisse la fortuna che di tale uomo l’aveva fatta figliuola: e poi che alquanto fu con lei dimorato e piú ancora confortatala, si partí. Questa umanitá del re fu commendata assai ed in grande onor fu attribuita allo speziale ed alla figliuola; la quale tanto contenta rimase quanto altra donna di suo amante fosse giá mai: e da migliore speranza aiutata, in pochi giorni guerita, piú bella diventò che mai fosse. Ma poi che guerita fu, avendo il re con la reina diliberato qual merito di tanto amore le volesse rendere, montato un dí a cavallo, con molti de’ suoi baroni a casa dello spezial se n’andò, e nel giardino entratosene, fece lo spezial chiamare e la sua figliuola: ed in questo venuta la reina con molte donne, e la giovane tra lor ricevuta, cominciarono maravigliosa festa. E dopo alquanto, il re insieme con la reina chiamata la Lisa, le disse il re: — Valorosa giovane, il grande amor che portato n’avete v’ha grande onore da noi impetrato, del quale noi vogliamo che per amor di noi siate contenta: e l’onore è questo, che, con ciò sia cosa che voi da marito siate, vogliamo che colui prendiate per marito che noi vi daremo, intendendo sempre, nonostante questo, vostro cavaliere appellarci, senza piú di tanto amor voler da voi che un sol bascio. — La giovane, che di vergogna tutta era nel viso divenuta vermiglia, faccendo suo il piacer del re, con bassa voce cosí rispose: — Signor mio, io son molto certa che, se