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novella decima 181

vale oltre a dumilia fiorini, ed aspettone di Ponente tanta che varrá oltre a tremilia; ed intendo di fare in questa terra un fondaco e di starmi qui, per esservi sempre presso, parendomi meglio stare del vostro amore che io creda che stea alcuno innamorato del suo. — A cui la donna disse: — Vedi, Salabaetto, ogni tuo acconcio mi piace forte, sí come di quello di colui il quale io amo piú che la vita mia, e piacemi forte che tu con intendimento di starci tornato ci sii, però che spero d’avere ancora assai di buon tempo con teco: ma io mi ti voglio un poco scusare che, di que’ tempi che tu te n’andasti, alcune volte ci volesti venire e non potesti, ed alcune ci venisti e non fosti cosí lietamente veduto come solevi, ed oltre a questo, di ciò che io al termine promesso non ti rendei i tuoi denari. Tu déi sapere che io era allora in grandissimo dolore ed in grandissima afflizione: e chi è in cosí fatta disposizione, quantunque egli ami molto altrui, non gli può far cosí buon viso né attendere tuttavia a lui come colui vorrebbe; ed appresso, déi sapere che egli è molto malagevole ad una donna il poter trovar mille fiorin d’oro, e sonci tutto il dí dette delle bugie e non c’è attenuto quello che c’è promesso, e per questo conviene che noi altressí mentiamo altrui: e di quinci venne, e non da altro difetto, che io i tuoi denari non ti rendei. Ma io gli ebbi poco appresso la tua partita, e se io avessi saputo dove mandargliti, abbi per certo che io gli t’avrei mandati: ma perché saputo non l’ho, gli t’ho guardati. — E fattasi venire una borsa dove erano quegli medesimi che esso portati l’avea, gliele pose in mano, e disse: — Annovera se son cinquecento. — Salabaetto non fu mai sí lieto, ed annoveratigli e trovatigli cinquecento, e ripóstigli, disse: — Madonna, io conosco che voi dite vero, ma voi n’avete fatto assai: e dicovi che per questo e per l’amore che io vi porto voi non ne vorreste da me per niun vostro bisogno quella quantitá che io potessi fare, che io non ve ne servissi; e come io ci sarò acconcio, voi ne potrete essere alla pruova. — Ed in questa guisa reintegrato con lei l’amore in parole, rincominciò Salabaetto vezzatamente ad usar con lei, ed ella a fargli i maggior piaceri ed i maggiori onori del mondo,