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novella decima 177

fermamente da lei essere come il cuore del corpo amato, rispose: — Madonna, ogni vostro piacere m’è sommamente a grado, e per ciò e stasera e sempre intendo di far quello che vi piacerá e che per voi mi fia comandato. — Tornatasene adunque la donna a casa, e fatta bene di sue robe e di suoi arnesi ornar la camera sua, e fatto splendidamente far da cena, aspettò Salabaetto; il quale, come alquanto fu fatto oscuro, lá se n’andò, e lietamente ricevuto, con gran festa e benservito cenò. Poi, nella camera entratisene, sentí quivi maraviglioso odore di legno aloè, e d’uccelletti cipriani vide il letto ricchissimo, e molte belle robe su per le stanghe; le quali cose tutte insieme e ciascuna per sé gli fecero stimare, costei dovere essere una grande e ricca donna: e quantunque in contrario avesse della vita di lei udito bucinare, per cosa del mondo nol voleva credere, e se pure alquanto ne credeva lei giá alcuno aver beffato, per cosa del mondo non poteva credere questo dovere a lui intervenire. Egli giacque con grandissimo suo piacere la notte con essolei, sempre piú accendendosi. Venuta la mattina, ella gli cinse una bella e leggiadra cinturetta d’ariento con una bella borsa, e sí gli disse: — Salabaetto mio dolce, io mi ti raccomando: e cosí come la mia persona è al piacer tuo, cosí è ciò che c’è, e ciò che per me si può, è allo comando tuio. — Salabaetto lieto, abbracciatala e basciatala, s’uscí di casa costei e vennesene lá dove usavano gli altri mercatanti. Ed usando una volta ed altra con costei senza costargli cosa del mondo, ed ognora piú invescandosi, avvenne che egli vendé i panni suoi a contanti e guadagnonne bene; il che la buona donna non da lui ma da altrui sentí incontanente. Ed essendo Salabaetto da lei andato una sera, costei incominciò a cianciare ed a ruzzare con lui, a basciarlo ed abbracciarlo, mostrandosi sí forte di lui infiammata, che pareva che ella gli volesse d’amor morir nelle braccia: e volevagli pur donare due bellissimi nappi d’ariento che ella aveva, li quali Salabaetto non voleva tôrre, sí come colui che da lei tra una volta ed altra aveva avuto quello che valeva ben trenta fiorin d’oro, senza aver potuto fare che ella da lui prendesse tanto che valesse un grosso. Alla fine,