Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/163


novella ottava 157

cucina n’andasse, e quella seco ne menò in camera; nella quale come fu, voltatosi addietro, serrò la camera dentro. Quando la donna vide serrare la camera dentro, disse: — Oimè! Zeppa, che vuol dir questo? Adunque mi ci avete voi fatta venir per questo? Ora è questo l’amore che voi portate a Spinelloccio e la leale compagnia che voi gli fate? — Alla quale il Zeppa, accostatosi alla cassa dove serrato era il marito di lei e tenendola bene, disse: — Donna, in prima che tu ti ramarichi, ascolta ciò che io ti vo’ dire. Io ho amato ed amo Spinelloccio come fratello: ed ieri, come che egli nol sappia, io trovai che la fidanza la quale io ho di lui avuta era pervenuta a questo, che egli con la mia donna cosí si giace come con teco; ora, per ciò che io l’amo, non intendo di volere di lui pigliare vendetta se non quale è stata l’offesa: egli ha la mia donna avuta, ed io intendo d’aver te. Dove tu non vogli, per certo egli converrá che io il ci colga, e per ciò che io non intendo di lasciare questa offesa impunita, io gli farò giuoco che né tu né egli sarete mai lieti. — La donna, udendo questo, e dopo molte riconfermazioni fattenele dal Zeppa credendol, disse: — Zeppa mio, poi che sopra me dée cadere questa vendetta, ed io son contenta, sí veramente che tu mi facci, di questo che far dobbiamo, rimanere in pace con la tua donna, come io, nonostante quello che ella m’ha fatto, intendo di rimaner con lei. — A cui il Zeppa rispose: — Sicuramente io il farò: ed oltre a questo, ti donerò un cosí caro e bel gioiello come niuno altro che tu n’abbi. — E cosí detto, abbracciatala e cominciatala a basciare, la distese sopra la cassa nella quale era il marito di lei serrato, e quivi su, quanto gli piacque, con lei si sollazzò, ed ella con lui. Spinelloccio, che nella cassa era ed udite aveva tutte le parole dal Zeppa dette e la risposta della sua moglie, e poi avea sentita la danza trivigiana che sopra il capo fatta gli era, una grandissima pezza sentí tal dolore, che parea che morisse: e se non fosse che egli temeva del Zeppa, egli avrebbe detta alla moglie una gran villania, cosí richiuso come era. Poi, pur ripensandosi che da lui era la villania incominciata e che il Zeppa aveva ragione di far ciò che egli faceva, e che verso di lui umanamente