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152 giornata ottava

l’era paruta vedere andare, ma io non la trovai né quivi né altrove, né so che si sia divenuta; di che io vivo con grandissimo dolore: ma voi, messere, saprestemene dire niente? — A cui lo scolar rispose: — Cosí avessi io avuta te con lei insieme lá dove io ho lei avuta, acciò che io t’avessi della tua colpa cosí punita come io ho lei della sua! Ma fermamente tu non mi scapperai delle mani che io non ti paghi sí dell’opere tue, che mai di niuno uomo farai beffe che di me non ti ricordi. — E questo detto, disse al suo fante: — Dalle cotesti panni e dille che vada per lei, se ella vuole. — Il fante fece il suo comandamento; per che la fante, presigli e riconosciutigli, udendo ciò che detto l’era, temette forte non l’avessero uccisa, ed appena di gridar si ritenne: e subitamente piagnendo, essendosi giá lo scolar partito, con quegli verso la torre n’andò correndo. Aveva per isciagura un lavoratore di questa donna quel di due suoi porci smarriti, ed andandogli cercando, poco dopo la partita dello scolare a quella torricella pervenne, ed andando guatando per tutto se i suoi porci vedesse, sentí il miserabile pianto che la sventurata donna faceva; per che, salito su quanto poté, gridò: — Chi piagne lá su? — La donna conobbe la voce del suo lavoratore, e chiamatol per nome, gli disse: — Deh! vammi per la mia fante, e fa’ si che ella possa qua sú a me venire. — Il lavoratore, conosciutola, disse: — Oimè! madonna, e chi vi portò costá sú? La fante vostra v’è tuttodí oggi andata cercando: ma chi avrebbe mai pensato che voi doveste essere stata qui? — E presi i travicelli della scala, la cominciò a dirizzar come star dovea ed a legarvi con ritorte i bastoni a traverso; ed in questo la fante di lei sopravvenne, la quale, nella torre entrata, non potendo piú la voce tenere, battendosi a palme, cominciò a gridare: — Oimè! donna mia dolce, ove siete voi? — La donna udendola, come piú forte poté, disse: — O sirocchia mia, io son qua sú; non piagnere, ma recami tosto i panni miei. — Quando la fante l’udí parlare, quasi tutta riconfortata, salí su per la scala giá presso che racconcia dal lavoratore, ed aiutata da lui, in sul battuto pervenne: e veggendo la donna sua non corpo umano, ma piú tosto un