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140 giornata ottava

avventura non v’avvisate, e massimamente quando una donna vuole rivocare uno uomo ad amar sé o l’uomo una donna, per ciò che questo non si può fare se non per la propria persona a cui appartiene, ed a far ciò convien che chi il fa sia di sicuro animo, per ciò che di notte si convien fare ed in luoghi solitari e senza compagnia; le quali cose io non so come voi vi siate a far disposta. — A cui la donna, piú innamorata che savia, rispose: — Amor mi sprona per sí fatta maniera, che niuna cosa è la quale io non facessi per riavere colui che a torto m’ha abbandonata; ma tuttavia, se ti piace, mostrami in che mi convenga esser sicura. — Lo scolare, che di mal pelo avea taccata la coda, disse: — Madonna, a me converrá fare una imagine di stagno in nome di colui il quale voi disiderate di racquistare, la quale quando io v’avrò mandata, converrá che voi, essendo la luna molto scema, ignuda in un fiume vivo, in sul primo sonno e tutta sola sette volte con lei vi bagniate, ed appresso cosí ignuda n’andiate sopra ad uno albero o sopra una qualche casa disabitata: e vòlta a tramontana con l’imagine in mano, sette volte diciate certe parole che io vi darò scritte, le quali come dette avrete, verranno a voi due damigelle delle piú belle che voi vedeste mai e si vi saluteranno e piacevolmente vi domanderanno quello che voi vogliate che si faccia. A queste farete che voi diciate bene e pienamente i disidèri vostri: e guardatevi che non vi venisse nominato un per uno altro; e come detto l’avrete, elle si partiranno e voi ve ne potrete scendere al luogo dove i vostri panni avrete lasciati, e rivestirvi e tornarvene a casa. E per certo egli non sará mezza la seguente notte, che il vostro amante piagnendo vi verrá a domandar mercé e misericordia: e sappiate che mai da questa ora innanzi egli per alcuna altra non vi lascerá. — La donna, udendo queste cose ed intera fede prestandovi, parendole il suo amante giá riaver nelle braccia, mezza lieta divenuta, disse: — Non dubitare, che queste cose farò io troppo bene: ed ho il piú bel destro da ciò del mondo, ché io ho un podere verso il Valdarno di sopra, il quale è assai vicino alla riva del fiume, ed egli è testé di luglio, che sará