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novella seconda | 107 |
Dico adunque che a Varlungo, villa assai vicina di qui, come ciascuna di voi o sa o puote avere udito, fu un valente prete e gagliardo della persona ne’ servigi delle donne, il quale, come che legger non sapesse troppo, pur con molte buone e sante parolozze la domenica a piè dell’olmo ricreava i suoi popolani; e meglio le lor donne, quando essi in alcuna parte andavano, che altro prete che prima vi fosse stato, visitava, portando loro della festa e dell’acqua benedetta ed alcun moccolo di candela talvolta infino a casa, dando loro la sua benedizione. Ora, avvenne che, tra l’altre sue popolane che prima gli eran piaciute, una sopra tutte ne gli piacque che aveva nome monna Belcolore, moglie d’un lavoratore che si facea chiamare Bentivegna del Mazzo, la qual nel vero era pure una piacevole e fresca foresozza, brunazza e ben tarchiata ed atta a meglio saper macinar che alcuna altra: ed oltre a ciò, era quella che meglio sapeva sonare il cembalo e cantare «L’acqua corre la borrana» e menare la ridda ed il ballonchio, quando bisogno faceva, che vicina che ella avesse, con un bel moccichino e gente in mano. Per le quali cose messer lo prete ne ’nvaghí sí forte, che egli ne menava smanie, e tutto il dí andava aiato per poterla vedere: e quando la domenica mattina la sentiva in chiesa, diceva un Kyrie ed un Sanctus, sforzandosi ben di mostrarsi un gran maestro di canto, che pareva uno asino che ragghiasse, dove, quando non la vi vedea, si passava assai leggermente; ma pur sapeva sí fare, che Bentivegna del Mazzo non se n’avvedeva, né ancora vicina che egli avesse. E per poter piú avere la dimestichezza di monna Belcolore, a otta a otta la presentava, e quando le mandava un mazzuol d’agli freschi, che egli aveva i piú belli della contrada in un suo orto che egli lavorava a sue mani, e quando un canestruccio di baccelli, e talora un mazzuolo di cipolle malige o di scalogni: e quando si vedeva tempo, guatatala un poco in cagnesco, per amorevolezza la rimorchiava, ed ella cotal salvatichetta, faccendo vista di non avvedersene, andava pure oltre in contegno; per che messer lo prete non ne poteva venire a capo. Ora, avvenne un dí che, andando il prete di fitto meriggio per la contrada