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disse: — Voi sapete, nobili donne, e voi giovani, che domane è quel dí che alla passione del nostro Signore è consecrato, il quale, se ben vi ricorda, noi divotamente celebrammo essendo reina Neifile, ed a’ ragionamenti dilettevoli demmo luogo; ed il simigliante facemmo del sabato susseguente. Per che, volendo il buono esemplo datone da Neifile seguitare, estimo che onesta cosa sia che domane e l’altro dí, come i passati giorni facemmo, dal nostro dilettevole novellare ci astegnamo, quello a memoria riducendoci che in cosí fatti giorni per la salute delle nostre anime addivenne. — Piacque a tutti il divoto parlare della loro reina; dalla quale licenziati, essendo giá buona pezza di notte passata, tutti s’andarono a riposare.