questa umanitá avendo molto commendata la donna, andò e sí gli aperse; e dentro messolo, quasi assiderato veggendolo, gli disse la donna: — Tosto, buono uomo, entra in quel bagno, il quale ancora è caldo. — Ed egli questo, senza piú inviti aspettare, di voglia fece, e tutto dalla caldezza di quello riconfortato, da morte a vita gli parve esser tornato. La donna gli fece apprestare panni stati del marito di lei, poco tempo davanti morto, li quali come vestiti s’ebbe, a suo dosso fatti parevano: ed aspettando quello che la donna gli comandasse, incominciò a ringraziare Iddio e san Giuliano che di sí malvagia notte, come egli aspettava, l’avevano liberato ed a buono albergo, per quello che gli pareva, condotto. Appresso questo, la donna alquanto riposatasi, avendo fatto fare un grandissimo fuoco in una sua camminata, in quella se ne venne e del buono uomo domandò che ne fosse. A cui la fante rispose: — Madonna, egli s’è rivestito, ed è un bello uomo e pare persona molto da bene e costumato. — Va’ dunque, — disse la donna — e chiamalo, e digli che qua se ne venga al fuoco sí cenerá, ché so che cenato non ha. — Rinaldo nella camminata entrato, e veggendo la donna e da molto parendogli, reverentemente la salutò e quelle grazie le quali seppe maggiori del beneficio fattogli le rendé. La donna, vedutolo ed uditolo, e parendole quello che la fante dicea, lietamente il ricevette e seco al fuoco famigliarmente il fe’ sedere e dell’accidente che quivi condotto l’avea il domandò; alla quale Rinaldo per ordine ogni cosa narrò. Aveva la donna, nel venire del fante di Rinaldo nel castello, di questo alcuna cosa sentita; per che ella ciò che da lui era detto interamente credette, e sí gli disse ciò che del suo fante sapea e come leggermente la mattina appresso ritrovare il potrebbe. Ma poi che la tavola fu messa, come la donna volle, Rinaldo con lei insieme, le mani lavatesi, si pose a cenare. Egli era grande della persona, e bello e piacevole nel viso e di maniere assai laudevoli e graziose, e giovane di mezza etá; al quale la donna avendo piú volte posto l’occhio addosso e molto commendatolo, e giá, per lo marchese che con lei doveva venire a giacersi, il concupiscibile appetito