e ben tirata la borsa, cum gladiis et fustibus impetuosissimamente corse a formargli un processo gravissimo addosso, avvisando, non di ciò alleviamento di miscredenza nello ’nquisito, ma empimento di fiorini nella sua mano ne dovesse procedere, come fece. E fattolo richiedere, lui domandò se vero fosse ciò che contro di lui era stato detto. Il buono uomo rispose del sí, e dissegli il modo. A che lo ’nquisitore santissimo e divoto di san Giovanni Barbadoro disse: — Adunque hai tu fatto Cristo bevitore e vago de’ vini solenni, come se egli fosse Cinciglione o alcuno altro di voi bevitori ebriachi e tavernieri: ed ora, umilmente parlando, vuogli mostrare questa cosa molto esser leggera? Ella non è come ella ti pare: tu n’hai meritato il fuoco, quando noi vogliamo come noi dobbiamo verso te operare. — E con queste e con altre parole assai, col viso dell’arme, quasi costui fosse stato epicuro negante l’eternitá dell’anime, gli parlava; ed in brieve tanto lo spaurí, che il buono uomo per certi mezzani gli fece con una buona quantitá della grascia di san Giovanni Boccadoro ugner le mani, la quale molto giova alle ’nfermitá delle pistilenziose avarizie de’ cherici, e spezialmente de’ frati minori che i denari non osan toccare, acciò che egli dovesse verso lui misericordiosamente operare. La quale unzione, sí come molto virtuosa, avvegna che Galieno non ne parli in alcuna parte delle sue medicine, sí e tanto adoperò, che il fuoco minacciatogli di grazia si permutò in una croce: e quasi al passaggio d’oltremare andar dovesse, per far piú bella bandiera, gialla gliele pose in sul nero. Ed oltre a questo, giá ricevuti i denari, piú giorni appresso di sé il sostenne, per penitenza dandogli che egli ogni mattina dovesse udire una messa in Santa Croce ed all’ora del mangiare davanti a lui presentarsi, e poi il rimanente del giorno quello che piú gli piacesse potesse fare. Il che costui diligentemente faccendo, avvenne una mattina tra l’altre che egli udí alla messa uno evangelio, nel quale queste parole si cantavano: «Voi riceverete per ognun cento, e possederete la vita eterna», le quali esso nella memoria fermamente ritenne; e secondo il comandamento fattogli, ad ora di mangiare davanti allo ’nquisitor