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novella quarta 371

Lizio, venuto oltre e levata la sargia, rispose: — Farén bene. — Quando Ricciardo il vide, parve che gli fosse il cuore del corpo strappato; e levatosi a sedere in sul letto, disse: — Signor mio, io vi cheggio mercé per Dio; io conosco, sí come disleale e malvagio uomo, aver meritata morte, e per ciò fate di me quello che piú vi piace: ben vi priego io, se esser può, che voi abbiate della mia vita mercé e che io non muoia. — A cui messer Lizio disse: — Ricciardo, questo non meritò l’amore il quale io ti portava e la fede la quale io aveva in te: ma pur, poi che cosí è, ed a tanto fallo t’ha trasportato la giovanezza, acciò che tu tolga a te la morte ed a me la vergogna, sposa per tua legittima moglie la Caterina, acciò che, come ella è stata questa notte tua, cosí sia mentre ella viverá; ed in questa guisa puoi e la mia pace e la tua salvezza acquistare: ed ove tu non vogli cosí fare, raccomanda a Dio l’anima tua. — Mentre queste parole si dicevano, la Caterina lasciò l’usignuolo, e ricopertasi, cominciò fortemente a piagnere ed a pregare il padre che a Ricciardo perdonasse: e d’altra parte, pregava Ricciardo che quel facesse che messer Lizio volea, acciò che con sicurtá e lungo tempo potessono insieme di cosí fatte notti avere. Ma a ciò non furono troppi prieghi bisogno, per ciò che d’una parte la vergogna del fallo commesso e la voglia dell’emendare, e d’altra la paura del morire ed il disidèro dello scampare, ed oltre a questo, l’ardente amore e l’appetito del possedere la cosa amata, liberamente e senza alcuno indugio gli fecer dire, sé essere apparecchiato a far ciò che a messer Lizio piaceva; per che messer Lizio, fattosi prestare a madonna Giacomina un de’ suoi anelli, quivi, senza mutarsi, in presenza di loro, Ricciardo per sua moglie sposò la Caterina. La qual cosa fatta, messer Lizio e la donna partendosi, dissono: — Riposatevi oramai, ché forse maggior bisogno n’avete che di levarvi. — Partiti costoro, i giovani si rabbracciarono insieme, e non essendo piú che sei miglia camminati la notte, altre due anzi che si levassero ne camminarono, e fecer fine alla prima giornata. Poi levati, e Ricciardo avuto piú ordinato ragionamento con messer Lizio, pochi dí appresso, sí come si convenia, in presenza