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364 giornata quinta

detto, discesa del suo ronzino, se n’entrò nella casa del povero uomo, e quivi con essoloro di quello che avevano poveramente cenò, ed appresso tutta vestita in su un lor letticello con loro insieme a giacer si gittò: né in tutta la notte di sospirar né di piagnere la sua sventura e quella di Pietro, del quale non sapea che si dovesse sperare altro che male, non rifinò. Ed essendo giá vicino al matutino, ella sentí un gran calpestío di gente andare; per la qual cosa levatasi, se n’andò in una gran corte che la piccola casetta di dietro a sé avea, e veggendo dall’una delle parti di quella molto fieno, in quello s’andò a nascondere, acciò che, se quella gente quivi venisse, non fosse cosí tosto trovata. Ed appena di nasconder compiuta s’era, che coloro, che una gran brigata di malvagi uomini era, furono alla porta della piccola casa: e fattosi aprire e dentro entrati, e trovato il ronzin della giovane ancora con tutta la sella, domandaron chi vi fosse. Il buono uomo, non veggendo la giovane, rispose: — Niuna persona c’è altro che noi: ma questo ronzino, a cui che fuggito si sia, ci capitò iersera e noi cel mettemmo in casa acciò che i lupi nol manicassero. — Adunque, — disse il maggiore della brigata — sará egli buon per noi, poi che altro signore non ha. — Spartí adunque costor tutti per la piccola casa, parte n’andò nella corte, e poste giú lor lance e lor tavolacci, avvenne che uno di loro, non sappiendo altro che farsi, gittò la sua lancia nel fieno ed assai vicin fu ad uccidere la nascosa giovane, ed ella a palesarsi, per ciò che la lancia le venne allato alla sinistra poppa, tanto che col ferro le stracciò de’ vestimenti, laonde ella fu per mettere un grande strido temendo d’esser fedita: ma ricordandosi lá dove era, tutta riscossasi, stette cheta. La brigata, chi qua e chi lá, cotti lor cavretti e loro altra carne, e mangiato e bevuto, s’andaron pe’ fatti loro e menaronsene il ronzin della giovane. Ed essendo giá dilungati alquanto, il buono uomo cominciò a domandar la moglie: — Che fu della nostra giovane che iersera ci capitò, che io veduta non la ci ho poi che noi ci levammo? — La buona femina rispose che non sapea, ed andonne guatando. La giovane, sentendo coloro esser partiti, uscí del fieno; di