cosí sospinto, cadde a terra d’una cassa sopra la quale era, né altra vista d’alcun sentimento fece che avrebbe fatto un corpo morto; di che la donna alquanto spaventata, il cominciò a voler rilevare ed a menarlo piú forte ed a prenderlo per lo naso ed a tirarlo per la barba, ma tutto era nulla: egli aveva a buona caviglia legato l’asino. Per che la donna cominciò a temere non fosse morto, ma pure ancora gl’incominciò a strignere agramente le carni ed a cuocerlo con una candela accesa, ma niente era; per che ella, che medica non era come che medico fosse il marito, senza alcun fallo lui credette esser morto, per che, amandolo sopra ogni altra cosa come facea, se fu dolorosa non è da domandare: e non osando far romore, tacitamente sopra lui cominciò a piagnere ed a dolersi di cosí fatta disavventura. Ma dopo alquanto, temendo la donna di non aggiugnere al suo danno vergogna, pensò che senza alcuno indugio da trovare era modo come lui morto si traesse di casa, né a ciò sappiendosi consigliare, tacitamente chiamò la sua fante, e la sua disavventura mostratale, le chiese consiglio. La fante, maravigliandosi forte e tirandolo ancora ella e strignendolo, e senza sentimento veggendolo, quel disse che la donna dicea, cioè veramente lui esser morto, e consigliò che da metterlo fuori di casa era. A cui la donna disse: — E dove il potrem noi porre, che egli non si suspichi, domattina quando veduto sará, che di qua entro sia stato tratto? — A cui la fante rispose: — Madonna, io vidi questa sera al tardi di rimpetto alla bottega di questo legnaiuolo nostro vicino un’arca non troppo grande, la quale se il maestro non ha riposta in casa, verrá troppo in concio a’ fatti nostri, per ciò che dentro vel potrem mettere, e dargli due o tre colpi d’un coltello, e lasciarlo stare. Chi in quella il troverá, non so perché piú di qua entro che d’altronde vi sel creda messo; anzi si crederá, per ciò che malvagio giovane è stato, che, andando a fare alcun male, da alcun suo nemico sia stato ucciso e poi messo nell’arca. — Piacque alla donna il consiglio della fante, fuor che di dargli alcuna fedita, dicendo che non le potrebbe per cosa del mondo sofferir l’animo di ciò fare: e mandolla a vedere se quivi fosse l’arca dove veduta