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novella decima 261

in pace. Ma ritornatagli poi nel seguente tempo piú volte, e la giovane obediente sempre a trargliele si disponesse, avvenne che il giuoco le cominciò a piacere, e cominciò a dire a Rustico: — Ben veggio che il vero dicevano que’ valenti uomini in Capsa, che il servire a Dio era cosí dolce cosa; e per certo io non mi ricordo che mai alcuna altra io ne facessi che di tanto diletto e piacer mi fosse, quanto è il rimettere il diavolo in inferno: e per ciò io giudico, ogni altra persona che ad altro che a servire a Dio attende essere una bestia. — Per la qual cosa essa spesse volte andava a Rustico e gli dicea: — Padre mio, io son qui venuta per servire a Dio, e non per istare oziosa; andiamo a rimettere il diavolo in inferno. — La qual cosa faccendo, diceva ella alcuna volta: — Rustico, io non so perché il diavolo si fugga di ninferno: ché, se egli vi stesse cosí volentieri come il ninferno il riceve e tiene, egli non se n’uscirebbe mai. — Cosí adunque invitando spesso la giovane Rustico ed al servigio di Dio confortandolo, sí la bambagia del farsetto tratta gli avea, che egli a tale ora sentiva freddo che uno altro sarebbe sudato; e per ciò egli incominciò a dire alla giovane che il diavolo non era da gastigare né da rimettere in inferno se non quando egli per superbia levasse il capo: — E noi, per la grazia di Dio, l’abbiamo sí ingannato, che egli priega Iddio di starsi in pace. — E cosí alquanto impose di silenzio alla giovane; la qual, poi che vide che Rustico non la richiedeva a dovere il diavolo rimettere in inferno, gli disse un giorno: — Rustico, se il diavol tuo è gastigato e piú non ti dá noia, me il mio ninferno non lascia stare; per che tu farai bene che tu col tuo diavolo aiuti ad attutare la rabbia al mio ninferno come io col mio ninferno ho aiutato a trarre la superbia al tuo diavolo. — Rustico, che di radici d’erba e d’acqua vivea, poteva male rispondere alle poste: e dissele che troppi diavoli vorrebbono essere a potere il ninferno attutare, ma che egli ne farebbe ciò che per lui si potesse: e cosí alcuna volta le sodisfaceva, ma sí era di rado, che altro non era che gittare una fava in bocca al leone; di che la giovane, non parendole tanto servire a Dio quanto voleva, mormorava anzi che no. Ma mentre che tra il diavolo di Rustico ed il