potrebbe sapere? — Ringraziolla adunque della sua buona volontá e rispose che proposto avea seco di piú consiglio di medico non seguire; a cui la giovane disse: — Monsignore, voi schifate la mia arte perché giovane e femina sono, ma io vi ricordo che io non medico con la mia scienza, anzi con l’aiuto di Dio e con la scienza del maestro Gerardo nerbonese, il quale mio padre fu e famoso medico mentre visse. — Il re allora disse seco: — Forse m’è costei mandata da Dio; perché non pruovo io ciò che ella sa fare, poi dice senza noia di me in piccol tempo guerirmi? — Ed accordatosi di provarlo, disse: — Damigella, e se voi non ci guerite, faccendoci rompere il nostro proponimento, che volete voi che ve ne segua? — Monsignore, — rispose la giovane — fatemi guardare, e se io infra otto giorni non vi guerisco, fatemi brusciare: ma se io vi guerisco, che merito me ne seguirá? — A cui il re rispose: — Voi ne parete ancora senza marito; se ciò farete, noi vi mariteremo bene ed altamente. — Al quale la giovane disse: — Monsignore, veramente mi piace che voi mi maritiate, ma io voglio un marito tale quale io il vi domanderò, senza dovervi domandare alcun de’ vostri figliuoli o della casa reale. — Il re tantosto le promise di farlo. La giovane cominciò la sua medicina ed in brieve anzi il termine l’ebbe condotto a sanitá; di che il re, guerito sentendosi, disse: — Damigella, voi avete ben guadagnato il marito. — A cui ella rispose: — Adunque, monsignore, ho io guadagnato Beltramo di Rossiglione, il quale infino nella mia puerizia io cominciai ad amare ed ho poi sempre sommamente amato. — Gran cosa parve al re dovergliele dare; ma poi che promesso l’avea, non volendo della sua fé mancare, sel fece chiamare e sí gli disse: — Beltramo, voi siete omai grande e fornito: noi vogliamo che voi torniate a governare il vostro contado e con voi ne meniate una damigella la quale noi v’abbiamo per moglier data. — Disse Beltramo: — E chi è la damigella, monsignore? — A cui il re rispose: — Ella è colei la quale n’ha con le sue medicine sanitá renduta. — Beltramo, il quale la conoscea e veduta l’avea, quantunque molto bella gli paresse, conoscendo lei non esser di legnaggio che alla sua