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novella ottava 245

Ferondo trassero della sepoltura, e lui in una tomba, nella quale alcun lume non si vedea e che per prigione de’ monaci che fallissero era stata fatta, nel portarono, e trattigli i suoi vestimenti, a guisa di monaco vestitolo, sopra un fascio di paglia il posero, e lasciaronlo stare tanto che egli si risentisse. In questo mezzo il monaco bolognese, dall’abate informato di quello che avesse a fare, senza saperne alcuna altra persona niuna cosa, cominciò ad attender che Ferondo si risentisse. L’abate il dí seguente con alcun de’ suoi monaci per modo di visitazione se n’andò a casa della donna, la quale di nero vestita e tribolata trovò, e confortatala alquanto, pianamente la richiese della promessa. La donna, veggendosi libera e senza lo ’mpaccio di Ferondo o d’altrui, avendogli veduto in dito uno altro bello anello, disse che era apparecchiata, e con lui compose che la seguente notte v’andasse. Per che, venuta la notte, l’abate, travestito de’ panni di Ferondo e dal suo monaco accompagnato, v’andò e con lei infino al matutino con grandissimo diletto e piacere si giacque, e poi si ritornò alla badia, quel cammino per cosí fatto servigio faccendo assai sovente: e da alcuni e nell’andare e nel tornare alcuna volta essendo scontrato, fu creduto che fosse Ferondo che andasse per quella contrada penitenza faccendo, e poi molte novelle tra la gente grossa della villa contatone; ed alla moglie ancora, che ben sapeva ciò che era, piú volte fu detto. Il monaco bolognese, risentito Ferondo e quivi trovandosi senza sapere dove si fosse, entrato dentro con una voce orribile con certe verghe in mano, presolo, gli diede una gran battitura. Ferondo, piagnendo e gridando, non faceva altro che domandare: — Dove sono io? — A cui il monaco rispose: — Tu se’ in purgatoro. — Come? — disse Ferondo — Adunque sono io morto? — Disse il monaco: — Mai sí. — Per che Ferondo se stesso e la sua donna ed il suo figliuolo cominciò a piagnere, le piú nuove cose del mondo dicendo. Al quale il monaco portò alquanto da mangiare e da bere; il che veggendo Ferondo, disse: — O mangiano i morti? — Disse il monaco: — Sí, e questo che io ti reco è ciò che la donna che fu tua mandò stamane alla chiesa a far dir messe per l’anima tua, il