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novella settima 231

mostrato hanno dovere menare a perdizion chi l’avesse. E quando di queste cose, e di molte altre che sconce fanno, ripresi sono, l’avere risposto: «Fate quello che noi diciamo e non quello che noi facciamo» estimano che sia degno scaricamento d’ogni grave peso, quasi piú alle pecore sia possibile l’esser costanti e di ferro che a’ pastori. E quanti sien quegli a’ quali essi fanno cotal risposta, che non la ’ntendono per lo modo che essi la dicono, gran parte di loro il sanno. Vogliono gli odierni frati che voi facciate quello che dicono, cioè che voi empiate loro le borse di denari, fidiate loro i vostri segreti, serviate castitá, siate pazienti, perdoniate le ’ngiurie, guardiatevi del mal dire: cose tutte buone, tutte oneste, tutte sante; ma queste perché? Perché essi possan far quello che, se i secolari faranno, essi far non potranno. Chi non sa che senza denari la poltroneria non può durare? Se tu ne’ tuoi diletti spenderai i denari, il frate non potrá poltroneggiar nell’ordine; se tu andrai alle femine da torno, i frati non avranno lor luogo; se tu non sarai paziente o perdonator d’ingiurie, il frate non ardirá di venirti a casa a contaminare la tua famiglia. Perché vo io dietro ad ogni cosa? Essi s’accusano quante volte nel cospetto degl’intendenti fanno quella scusa. Perché non si stanno eglino innanzi a casa, se astinenti e santi non si credon potere essere? o se pure a questo dar si vogliono, perché non seguitano quella altra santa parola dell’Evangelio: «Incominciò Cristo a fare e ad insegnare»? Facciano in prima essi, poi ammaestrin gli altri. Io n’ho de’ miei dí mille veduti vagheggiatori, amatori, visitatori non solamente delle donne secolari ma de’ monisteri, e pur di quegli che maggior romor fanno in sui pergami. A quegli adunque cosí fatti andrem dietro? Chi il fa, fa quel che vuole: ma Iddio sa se egli fa saviamente. Ma posto pur che in questo sia da concedere ciò che il frate che vi sgridò, disse, cioè che gravissima colpa sia rompere la matrimonial fede, non è molto maggiore il rubare uno uomo? non è molto maggiore l’ucciderlo o il mandarlo in esilio tapinando per lo mondo? Questo concederá ciascuno. L’usare la dimestichezza d’uno uomo una donna è