avvedimenti quanto alcuna altra dalla natura dotata, il cui nome né ancora alcuno altro che alla presente novella appartenga, come che io gli sappia, non intendo di palesare, per ciò che ancora vivon di quegli che per questo si caricherebber di sdegno, dove di ciò sarebbe con risa da trapassare. Costei adunque, d’alto legnaggio veggendosi nata, e maritata ad uno artefice lanaiuolo, per ciò che artefice era non potendo lo sdegno dell’animo porre in terra, per lo quale estimava, niuno uomo di bassa condizione, quantunque ricchissimo fosse, esser di gentil donna degno; e veggendo lui ancora, con tutte le sue ricchezze, da niuna altra cosa essere piú avanti che da sapere divisare un mescolato o fare ordire una tela o con una filatrice disputar del filato, propose di non voler de’ suoi abbracciamenti in alcuna maniera se non in quanto negare non gli potesse, ma di volere a sodisfazione di se medesima trovare alcuno il quale piú di ciò, che il lanaiuolo, le paresse che fosse degno. Ed innamorossi d’uno assai valoroso uomo e di mezza etá, tanto che, qual di noi vedea, non poteva la seguente notte senza noia passare: ma il valente uomo, di ciò non accorgendosi, niente ne curava, ed ella, che molto cauta era, né per ambasciata di femina né per lettera ardiva di fargliele sentire, temendo de’ pericoli possibili ad avvenire. Ed essendosi accorta che costui usava molto con un religioso, il quale, quantunque fosse tondo e grosso uomo, nondimeno, per ciò che di santissima vita era, quasi da tutti avea di valentissimo frate fama, estimò costui dovere essere ottimo mezzano tra lei ed il suo amante: ed avendo seco pensato che modo tener dovesse, se n’andò a convenevole ora alla chiesa dove egli dimorava, e fattolsi chiamare, disse, quando gli piacesse, che da lui si volea confessare. Il frate, veggendola ed estimandola gentil donna, l’ascoltò volentieri, ed essa dopo la confession disse: — Padre mio, a me conviene ricorrere a voi per aiuto e per consiglio di ciò che voi udirete. Io so, come colei che detto ve l’ho, che voi conoscete i miei parenti ed il mio marito, dal quale io sono piú che la vita sua amata, né alcuna cosa disidero che da lui, sí come da ricchissimo uomo e che il può ben fare, io non l’abbia incontanente;