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novella ottava 153

e cosí, dopo molte novelle, fecero. Di che la Giannetta fu contenta molto e con divoto cuore ringraziò Iddio che lei non avea dimenticata: né, per tutto questo, mai altro che figliuola d’un piccardo si disse. Il giovane guerí e fece le nozze piú lieto che altro uomo, e cominciossi a dar buon tempo con lei. Perotto, il quale in Gales col maliscalco del re d’Inghilterra era rimaso, similmente crescendo venne in grazia del signor suo, e divenne di persona bellissimo e pro’ quanto alcuno altro che nell’isola fosse, intanto che né in tornei né in giostre né in qualunque altro atto d’arme niuno v’era nel paese che quello valesse che egli; per che per tutto, chiamato da loro Perotto il piccardo, era conosciuto e famoso. E come Iddio la sua sorella dimenticata non avea, cosí similmente d’aver lui a mente dimostrò: per ciò che, venuta in quella contrada una pistilenziosa mortalitá, quasi la metá della gente di quella se ne portò: senza che, grandissima parte del rimaso per paura in altre contrade se ne fuggirono, di che il paese tutto pareva abbandonato. Nella quale mortalitá il maliscalco suo signore e la donna di lui ed un suo figliuolo e molti altri e fratelli e nepoti e parenti tutti morirono, né altro che una damigella giá da marito di lui rimase, e con alcuni altri famigliari Perotto. Il quale, cessata alquanto la pestilenza, la damigella, per ciò che prod’uomo e valente era, con piacere e consiglio d’alquanti pochi paesani vivi rimasi, per marito prese, e di tutto ciò che a lei per ereditá scaduto era il fece signore; né guari di tempo passò, che udendo il re d’Inghilterra il maliscalco esser morto, e conoscendo il valor di Perotto il piccardo, in luogo di quello che morto era il sostituí, e fecelo suo maliscalco. E cosí brievemente avvenne de’ due innocenti figliuoli del conte d’Anguersa, da lui per perduti lasciati. Era giá il dieceottesimo anno passato poi che il conte d’Anguersa, fuggendo, di Parigi s’era partito, quando a lui dimorante in Irlanda, avendo in assai misera vita molte cose patite, giá vecchio veggendosi, venne voglia di sentire, se egli potesse, quello che de’ figliuoli fosse addivenuto. Per che, del tutto della forma della quale esser solea veggendosi trasmutato e sentendosi per lo lungo esercizio piú della