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150 giornata seconda

il che il medico sentí incontanente e maravigliossi, e stette cheto per vedere quanto questo battimento dovesse durare. Come la Giannetta uscí della camera, ed il battimento ristette, per che parte parve al medico avere della cagione della ’nfermitá del giovane: e stato alquanto, quasi d’alcuna cosa volesse la Giannetta addomandare, sempre tenendo per lo braccio lo ’nfermo, la si fe’ chiamare. Al quale ella venne incontanente: né prima nella camera entrò che il battimento del polso ritornò al giovane, e lei partita, cessò. Laonde, parendo al medico avere assai piena certezza, levatosi e tratti da parte il padre e la madre del giovane, disse loro: — La sanitá del vostro figliuolo non è nell’aiuto de’ medici, ma nelle mani della Giannetta dimora, la quale, sí come io ho manifestamente per certi segni conosciuto, il giovane focosamente ama, come che ella non se n’accorga, per quello che io veggia. Sapete omai che a fare v’avete, se la sua vita v’è cara. — Il gentile uomo e la sua donna, questo udendo, furon contenti, in quanto pure alcun modo si trovava al suo scampo, quantunque loro molto gravasse che quello di che dubitavano fosse desso, cioè di dover dare la Giannetta al loro figliuolo per isposa. Essi adunque, partito il medico, se n’andarono allo ’nfermo, e dissegli la donna cosí: — Figliuol mio, io non avrei mai creduto che da me d’alcun tuo disidèro ti fossi guardato, e spezialmente veggendoti tu, per non aver quello, venir meno, per ciò che tu dovevi esser certo e déi che niuna cosa è che per contentamento di te far potessi, quantunque meno che onesta fosse, che io come per me medesima non la facessi: ma poi che pur fatto l’hai, è avvenuto che Domenedio è stato misericordioso di te piú che tu medesimo, ed acciò che tu di questa infermitá non muoi, m’ha dimostrata la cagione del tuo male, la quale niuna altra cosa è che soperchio amore il quale tu porti ad alcuna giovane, qual che ella si sia. E nel vero, di manifestar questo non ti dovevi tu vergognare, per ciò che la tua etá il richiede: e se tu innamorato non fossi, io ti reputerei da assai poco. Adunque, figliuol mio, non ti guardare da me, ma sicuramente ogni tuo disidèro mi scuopri, e la malinconia ed il pensiero il quale hai, e dal