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novella sesta 111

solitario e rimoto trovato, quivi a dolersi del suo Arrighetto si mise tutta sola. E questa maniera ciascun giorno tenendo, avvenne che, essendo ella al suo dolersi occupata, senza che alcuno o marinaro o altri se n’accorgesse, una galea di corsari sopravvenne la quale tutti a man salva gli prese ed andò via. Madama Beritola, finito il suo diurno lamento, tornata al lito per rivedere i figliuoli, come usata era di fare, niuna persona vi trovò; di che prima si maravigliò, e poi, subitamente di quello che avvenuto era sospettando, gli occhi infra ’l mar sospinse e vide la galea, non molto ancora allungata, dietro tirarsi il legnetto, per la qual cosa ottimamente conobbe, sí come il marito, aver perduti i figliuoli; e povera e sola ed abbandonata, senza saper dove mai alcuno doversene ritrovare, quivi veggendosi, tramortita, il marito ed i figliuoli chiamando, cadde in sul lito. Quivi non era chi con acqua fredda o con altro argomento le smarrite forze rivocasse; per che a bello agio poterono gli spiriti andar vagando dove lor piacque: ma poi che nel misero corpo le partite forze insieme con le lagrime e col pianto tornate furono, lungamente chiamò i figliuoli e molto per ogni caverna gli andò cercando. Ma poi che la sua fatica conobbe vana e vide la notte sopravvenire, sperando e non sappiendo che, di se medesima alquanto divenne sollecita, e dal lito partitasi, in quella caverna dove di piagnere e di dolersi era usa si ritornò. E poi che la notte con molta paura e con dolore inestimabile fu passata ed il dí nuovo venuto, e giá l’ora della terza valicata, essa, che la sera davanti cenato non avea, da fame costretta, a pascer l’erbe si diede, e pasciuta come poté, piagnendo, a vari pensieri della sua futura vita si diede. Ne’ quali mentre ella dimorava, vide venire una cavriuola ed entrare ivi vicino in una caverna, e dopo alquanto uscirne e per lo bosco andarsene; per che ella, levatasi, lá entrò donde uscita era la cavriuola, e videvi due cavriuoli forse il dí medesimo nati, li quali le parevano la piú dolce cosa del mondo e la piú vezzosa: e non essendolesi ancora del nuovo parto rasciutto il latte del petto, quegli teneramente prese ed al petto gli si pose. Li quali, non rifiutando il servigio,