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capitolo xvi. 95

Faside, chiamata Tomitania, per la quale seguendo lei, egli doveva passare; acciocchè dimorando il padre a ricogliere le membra del figliuolo, e piagnerlo, e a seppellirlo, egli desse eziandio spazio a quelli che fuggivano: e non l’ingannò l’opinione, perchè così avvenne. Ultimamente dopo molti errori arrivò in Tessaglia con Giasone, ove ella riempiè Esone suo suocero di tanta letizia, sì per la tornata del figliuolo, come per la acquistata vittoria, e per la preda, e per lo nobile matrimonio, che pareva ritornato in fiorita gioventù. E volendo fare acquistare lo regno di Giasone, seminò zizzania tra Pelia, e le figliuole con sua arte, e armò quelle miseramente contro a suo padre. Poi in discorso d’anni fatta odiosa a Giasone, in luogo di lei tolse Creusa figliuola di Creonte, re de’ Corinti: e sopportando Medea questa cosa impazientemente, e infuriata, divisando più cose intorno a Giasone, alla fine s’inanimò con l’arte sua far fuoco arteficiato, e con quello Creusa, figliuola di Creonte, e Creonte con tutta la casa reale abbruciarenota, e vedente Giasone, ella uc- 1

  1. Cod. Cass. il luogo di lei tolto Creusa fi-