Pagina:Boccaccio - De claris mulieribus.djvu/98

94 medea,

sotto pretesto di gloriosa andata d’acquistare lo vello dell’oro. E presa della sua eccellenzia, acciocchè ella meritasse lo suo amore, adoperò, che convenuta discordia tra quegli del paese, si movesse guerra a suo padre, acciocchè Giasone avesse spazio di compiere lo suo desiderio. Quale uomo eziandio penserà che in un muovere d’occhi seguisse lo sterminio di uno ricchissimo re? Dunque, commesso quel peccato, avendo meritato lo abbracciane dello amato giovine, con quel medesimo nascosamente si mise a fuggire, portando con quello tutta la sostanza del suo padre1. E non contenta di sì gran fallo, volse a peggio lo crudele animo, perchè pensando che Oete seguisse quegli, fuggendo meno con seco un suo fratello piccolo fanciullo, lo quale, perchè il padre avesse cagione di restare per lo cammino, fece tagliare, e spargere per li campi le membra del detto suo fratello nell’isola di

  1. Cod. Cass. seguendo di quella la distruziona della sua patria tutta. Test. Lat. cum eodem secum patriam omnem substantiam trahens. Betussi: portando seco tutto il tesoro, e ogni ricchezze del padre.