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Ipermnestra, cap. xiii. |
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toso padre, doveva comandare che portassero nelle camere le sacre faci1, comandò che portassero coltelli; dove noi abbiamo per usanza confortare le figliuole all’amore dei mariti, egli le inanimò ad odio e omicidio; e quello che non avrebbe ardito a fare in tutti, comandollo particolarmente alle figliuole; quello che non avrebbe tentato di dì, volle che fusse fatto di notte, quello che non avrebbe ardito a campo, comandò che fosse fatto nelle camere, non pensando che quanti anni egli toglieva alla verde gioventù de’ nipoti, per crudeltà e inganno, tanti secoli s’avea per sè bruttati d’odiosa sua opera. Egli il quale giustamente poteva avere cinquanta generi, fugli salvato per esso giustamente un nimico, delle cui mani finalmente per giusto giudizio di Dio quello crudele vecchio non potè campare, sicchè il suo nocivo sangue non fosse sparso, il quale egli avea salvato con tanto sangue dei nipoti. Il quale finalmente, o che fusse cacciato, o che fuggisse, o che egli fusse chiamato, passò in Grecia, e tenne lo regno
- ↑ Cod. Cass. Sacre fanciulle. Test. Lat. Sacras faces.