Pagina:Boccaccio - De claris mulieribus.djvu/66

62 venere, cap. vii.

ella prima pensò vituperosa bruttura1; e, secondo che si dice, ella trovò vituperosi luoghi pubblici, e disoneste femmine, e costrinse entrare in quelli donne d’Asia: vituperosa usanza de’ Cipriani, prolungata per molti secoli, ne fa testimonianza. Perchè quelli osservano per lungo tempo mandare le sue fanciulle ai lidi2, acciocchè elle pigliassero diletto co’ forestieri che venivano; e così parevano pagare a Venere il fiore della sua virginità per la castità che doveva seguire; e così guadagnavano la dote per suo matrimonio. La quale vituperosa mattezza dappoi passò in Italia, perchè si legge che i disonesti Locresi facevano così3.

  1. Cod. Cass. Prese vituperosa bruttura. Test. Lat. infanda turpitudine excogitata.
  2. Cod. Cass. alli Dii. Test. Lat. ad littora.
  3. Cod. Cass. Si legge che i disonesti facevano così. Test. Lat. idem fecisse Locrenses.