d’incenso appresso quelli di Pafo, antica città di Cipro; (pensavano quelli, che quella femmina morta, e disonesta si dilettasse di quell’odore1, nello quale vivendo si rinvolgeva per li disonesti luoghi) ma ancora fu onorata presso le altre genti; e appresso dei Romani, i quali edificarono un tempio sotto titolo di Venere madre, e di Verticordia, ancora fu onorata d’altri ornamenti. Fu creduto, questa aver tolto due mariti2; ma qual fosse il primo non è assai certo: ma, secondo che è piaciuto ad alcuno, ella fu la prima moglie di Vulcano, re di Lenno e figliuolo di Giove Cretese, il quale poi che fu morto, maritossi a Adone figliuolo di Cinira re dei Ciprj, e di Mirra: la qual cosa è più verisimile, che se noi diremo che Adone era stato lo primo
- ↑ Cod. Cass. chello quale vivendo si rinvolgeva per li dissonesti luoghi. Test. Lat. quo vivens in prostibulorum volutabatur spurcitie.
- ↑ Cod. Cass. Fu creduto, ma qual fusse il primo, ecc. Test. Lat. eam duobus nupsisse viris creditum est. Alle quali parole, mancanti nel codice, e necessarie pel senso, abbiamo sostituite quelle tradotte dal Betussi: questa aver tolto due mariti.