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capitolo v. | 49 |
sotto il vocabolo di Giunone reina fa onorata da’ Romani signori del mondo lungamente con molte ceremonie, eziandio poi che nacque in terra Iddio e uomo.
CAPITOLO V
Cerere, Dea delle biade, Reina di Sicilia
Cerere, secondo che piace a’ molti, fu antichissima reina di Sicilia, e fu di tanto ingegno, che avendo pensato lo lavorar della terra, ella prima appresso i suoi domò i buoi, e trovò l’aratro e il vomere, usògli a portare il giogo, e con fatica di quelli fendere la terra, e spargervi la semenza per li solchi: la quale crescendo per molte biade, insegnò agli uomini, usati vivere di ghiande e di pomi, trarre quelle dalle spighe, macinare la biada, fermentare la farina e farne corpo. Per lo quale servigio, essendo quella mortal femmina, pensarono quelli esser Dea delle biade, onorandola con divini doni, e fu creduto che ella fosse1 generata di Saturno e di Cibele.
- ↑ Cod. Cass. e fu creduto chella generata di Saturno, ecc.