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per franc. di pagolo vettori 467

è giustizia, qual era il suo principio, come e da chi prima nel mondo per legge scritta; infine brievemente costrignemmo, quanto sia eccellente virtù sopra ogn’altra necessaria a bene e beatamente vivere. Ora soprassedendo a molte bellezze di questa cosiffatta virtù, con riverenzia rivolgo le mie parole a voi, spettabili egregi direttori, e venerabili ufficiali, che per giudici del dovere meritamente sedete, confortovi, e per parte de’ nostri Signori vi richieggio e v’impongo, consideriate la ’ntenzione di questa gloriosa Signoria; abbiate nell’animo il dovere di questo bene disposto popolo; rivolgete la mente a Dio, e con ogni diligenzia v’ingegnate ministrare a ciascuno ragione e giustizia; sempre con misericordia raccomandovi vedove, pupilli, e chi meno sa e può, come ci ammonisce la Santa Scrittura. Tutto il corpo della repubblica v’ingegnerete insieme conservare; e ogni vostro detto e fatto alla universale salute di tutti s’addrizzi, dimenticando la spezialità e proprio comodo; con prudenzia attendete; e non giudicate secondo la faccia, ma date giudizj giusti, avendo nell’animo, e sempre temendo il giudizio eterno di Dio