vista e fama; intantochè prima la reina predetta non rifiutava avere quello per successore, e per augurio d’ogni uomo pareva dovere essere innanzi sostituito quello re. Dunque sforzandosi l’ardito re giovane acquistare l’eredità, e quella, forte per antica possessione, sforzandosi avere la sedia de’ suoi passati, con grande apparecchiamenti di ciascuna parte avevano posto in grandissimo pericolo l’opinione. Ma la fortuna alla quale non si può dare resistenzia, secondo che dice Virgilio, conduce ogni cosa: quello che era meno possente rimase vincitore della guerra. Non era tra le parti alcuna varietà nota di gente, non d’arte di milizia; essendo dall’una Otto predetto, sommamente ammaestrato in fatti d’arme con espertissima compagnia degli antichi baroni del regno; dall’altra parte essendo il nuovo re quasi forestiero, intricato tra barberi, non esperto in signoria, e ignorante dei fatti d’Italia; non conosciuto dai signori del nostro paese e solamente aiutato dalla possanza del Re d’Ungheria, con questa venne a battaglia. Subito con una sconfitta entrato nel regno, contro l’opinione d’ogni uomo, sconfisse la gente de’ nemici, e pigliò