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disse: Serenissimo imperadore, quale ch’ella si sia, s’io il comanderò, ella ti bacerà. Le quali parole come quella fanciulla udì, subito si sdegnò, portando molestamente che il padre mostrasse sì leggiera opinione di sua fermezza e di guardia di sua onestà, e non potè portare l’offesa per lungo spazio; ma non rispondendo ancora, levata in piede, e fatta rossa nella faccia, levando alquanto gli occhi contro al padre, poi abbassati, disse sicuramente con umili parole: Padre mio, taci e non favellare, perchè se tu non mi farai forza, niuno, salvo quello che tu mi darai per marito, potrà avere quello che tu profferi sì ampiamente. E veramente non dee cadere da animo di grande uomo quello detto. Lo ’mperadore stette alquanto con ammirazione; ma poi non contrastando asprezza tedesca, non conoscendo già quella fanciulla, per le parole giudicò lo santo casto proponimento del petto di quella vergine. E avendo lodato la indegnazione e lo detto di quella fanciulla con molte parole, fece chiamare uno nobile giovane chiamato Guido, acciocchè non mancasse alla fanciulla chi ella potesse baciare onestamente in presenza di suo padre; e ren-