uomini famosa imperadrice, signoreggiò per tempo di cinque anni con gran gloria. Ma per opera degli amici di Costantino avvenne, che per aiutorio degli Armeni Irene fu tolta da signoria; e Costantino tratto di prigione fu messo nella sedia del padre, il quale più pietoso verso la madre che non aveva trovato lei contro a sè; avendo più speranza nella possanza degli amici, non la mise in prigione, ma fu contento di partirla da sè, e metterla nel palazzo d’Eleuterio, il quale ella medesima avea fatto edificare con grandissima abbondanzia di cose, chiamando dall’esilio tutti gli amici di quella. E nondimeno avendo egli infelicemente intentato guerra contro ai Bolgari; e per questo avendo tentato i maggiorenti torgli lo regno, e sostituire in suo luogo Niceforo suo zio, inasprito per ira, proruppe in brutta crudeltà, e fece cavare la lingua a Niceforo e a Cristofaro frategli, poi fece cavare gli occhi ad Alessio, patrizio d’Armenia, e costrinse Maria sua moglie pigliare abito di monaca, e tolse per moglie Teodata cameriera, la quale subito egli incoronò. Per le quali scelerità Irene provveduta donna, benchè costretta avesse messo