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capitolo lxxxxvii. 415

presentò vestita a modo di re, e in nome dei figliuoli governò la signoria molto meglio che non si conveniva a femmina, e non vilmente. Perchè Galieno e dopo lui Claudio imperadore non ardirono contrastare contro a lei alcuna cosa, nè ancora similmente gli Orientali, gli Assirj, nè gli Arabi, nè i Saracini de’ popoli di Armenia; anzi temendo quegli tutta la sua potenzia, erano contenti poter difendere i suoi confini; perchè quella ebbe tanto magisterio di battaglie, e sì aspra disciplina di milizia, che ugualmente i suoi osti la pregiavano1 e temevano molto. Appresso de’ quali ella non parlamentava mai se non con l’elmo in testa e con armi; molte rade volte usava carretta, e andava spesso a cavallo, e alcuna volta a piè innanzi alle insegne cogli cavalieri tre e quattro miglia; e mai aveva in fastidio alcuna volta bere coi suoi capitani, benchè ella fusse sobria, e beveva cogli principi di Persia e d’Armenia che vinceva di piacevolezza e di costumi. Ella fu sì aspra conservatrice d’onestà, che, non che ella s’astenesse al postutto dagli altri uomini,

  1. Cod. Cass. la preghavano.