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opera di quella, Mesopotamia venisse sotto sua signoria e preso il campo di Sapore con le sue femmine, cacciò e perseguì1 quello infino a Ctesifonte. E non molto dappoi ella curò con sollecito studio di soperchiare Quieto, figliuolo di Matriano, il quale sotto il nome di suo padre era entrato nell’imperio di Oriente. E già tenendo insieme col marito quieto tutto l’Oriente, il quale aspettava ai Romani; il marito Odenato, secondo che alcuni dicono, fu morto con Erode suo figliuolo da Meonio suo cugino per invidia. Alcuni altri dicono, che Zenobia consentisse la morte d’Erode, perchè molto spesso dannava la sua dilicatezza; perchè la successione del regno pervenisse a Eremiano e Timolao, i quali ella avea generati di Odenato. E signoreggiando Meonio, alquanto2 ella stette quieta; ma dopo brieve tempo essendo morto Meonio dai suoi cavalieri, quasi essendo lasciata la possessione vacua, quella donna di nobile animo subito entrò nella desiderata signoria; e essendo ancora piccoli i suoi figliuoli, ella si

  1. Cod. Cass. eperse giu.
  2. Cod. Cass. alquale.