opera. Ella fu figliuola d’Antonino Pio imperadore, e di Faustina moglie di quello, e fu moglie di Marco Antonino, adottato per figliuolo da Antonino Pio; e morto suo padre ella signoreggiò insieme col marito. Per dicreto del senato fu appellata Augusta, la qual cosa non era piccola cosa a una donna in quel tempo; e benchè innanzi gl’imperadori fussero chiamati Augusti, niuna imperadrice trovo innanzi a questa esser chiamata Augusta per dicreto del senato. Ancora ella fu di sì singulare bellezza, che alcuna cosa di divinità pareva mischiata con la sua mortalità; la quale acciocchè non si consumasse per vecchiezza nè per morte, avvenne che la sua faccia, essendo ella giovanetta, e poi in più ferma età, fu iscolpita in moneta d’oro, d’argento e rame; e dura infino a questo tempo, nella quale, benchè manchi l’abito della faccia, lo movimento degli occhi, lo vivo colore, la piacevolezza della faccia, la forma nondimeno mostra grandissima bellezza. E certo quanto di lei è fama in tutto lo mondo, tanto di quella è infamia di macchia di disonestà; e fu creduto che oltre allo matrimonio ella non fusse contenta d’uno