amava. E essendo le belle donne amate dai giovani in ogni luogo, e in ispezialtà quelle che hanno sollecita cura di castità; un giovane romano preso dalla bellezza di quella, chiamato per nome Mondo, strettamente avea cominciato a sollecitare quella cogli occhi, con atti e con piacevolezze, quando con promesse e doni, e quando con prieghi e con lusinghe, se per ventura potesse ottenere quello che egli ardentemente desiderava; ma ogni cosa era indarno, perchè la castissima donna congiunta solo al marito rifiutava ogni cosa dell’amante. Il quale, seguendo sua impresa, accorgendosi per manifesti segni che gli era tolta la via per la costanza di quella donna, convertì lo ingegno all’inganno. Era usata1 Paulina di visitare ogni dì il tempio d’Isis, e con continui sagrificj onorava Anubi: la qual cosa come il giovane seppe, mostrandogli quello l’amore, pensò uno inganno non udito altra volta; e avendo pensato che i sacerdoti d’Anubi potessero giovare molto a suo desiderio, andò a quegli con grandissimi doni, e gli trasse a sua in-
- ↑ Cod. Cass. erauscita. Test. Lat consueverat.