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capitolo lxxxviii. 375


rata da Agrippa, ma dello adulterio commesso da Ottaviano con Giulia sua figliuola; desiderando stoltamente essere creduto più nobile, se la sua madre fusse stata generata da sì adultera madre, che se ella fusse stata di simile padre secondo giusta legge. Ma di chi ella fusse figliuola, fu maritata a Germanico, bello di sua età, il quale fu molto di bisogno alla repubblica, e per adozione fu figliuolo di Tiberio Cesare: assai per questo ella fu famosa; ma più famosa fu, perchè ella con ostinato proposito fece resistenzia alla superbissima perfidia dello imperadore. E avendo questa già partorito tre figliuoli maschi di Germanico suo marito, de’ quali l’uno fu Cajo Caligola, e altrettante figliuole femmine, fra le quali Agrippina, madre di Nerone imperadore di Roma; e essendo morto Germanico di veleno per fattura di Tiberio suo padre, secondo che fu provato; ella portò assai molestamente e con molto pianto, secondo l’usanza delle donne, la morte del valentissimo giovane suo marito; e piangendo quello, ella cadde in odio di Tiberio, intanto che, tenendo egli quella per lo braccio, e con rampogne stimolando quella infino al pianto,