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cleopatra, cap. lxxxvi. 361


pregiando la morte, riserbata in sè intiera la bellezza non piegata in alcuna cosa a modo di femmina, udiva tacendo la madre che riprendeva; e con la faccia asciutta guardava gli altri che piangevano; senza alcuna paura come ad allegrissimo trionfo, con lieto volto e non facendo alcuno priego di sua salute, andava alla morte, e quella riceveva dal manigoldo come cosa desiderata. Per la quale sì ferma crudeltà non solamente s’attirò l’odio del crudele ma ella accrebbe alla sua nominanza più secoli, che non avrebbe potuto concedere Erode mesi alla sua vita s’egli fusse stato piegato per lagrime e prieghi.

CAPITOLO LXXXVI.

Cleopatra, Reina d’Egitto.

Cleopatra fu una donna d’Egitto, e fu in favola per tutto il mondo, benchè per molti re che furono in mezzo ella avesse origine da Tolomeo, re di Macedonia, figliuolo di Lago, e fu figliuola di Dionisio, ovvero, secondo che piace ad alcuno, fu figliuola di Minos re; nondimeno venne a signoria di quel regno