per moglie a Erode Antipatre, re de’ Giudei, e con sua grandissima sciagura fu sommamente amata da lui per la sua bellezza. E gloriandosi quello, sè solo essere in tutto il mondo posseditore di sì divina bellezza, pigliò sì gran pensiero, che niuno altro potesse essere uguale a lui: e in questo cominciò a temere che Marianna vivesse dietro a lui. E per ischifare quello, essendo mandato per lui in Egitto, dove egli dovè andare ad Antonio per difendersi dall’accusa della morte d’Aristobolo, fratello di Marianna, il quale egli avea morto; e poi dopo la morte d’Antonio dovendo andare ad Ottaviano imperadore a scusarsi dello aiutorio che egli avea dato ad Antonio contro a lui; impose a Ciprinna sua madre e agli amici, che se fusse fatto alcuna cosa da Antonio e poi da Ottaviano, per la quale seguisse la sua morte, o fusse costretto in alcun’altra cosa, incontanente uccidessero Marianna. Questa fu una matterìa da ridersene, lui, in altre cose sagacissimo re, per altrui incerto piacere o utile dolersi, e dopo la sua morte avere invidia. La qual cosa fatta segretamente, Marianna per ispazio di tempo seppe e avendo già per la indegna