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capitolo lxxx. 345

sua maggiore fama1. Già era acquetato2 lo pestilenzioso romore delle civili guerre, essendo in ogni cosa soperchiati da Cesare quegli della parte di Pompeo; nondimeno3 contro a lui perpetuo Dittatore, assai desideroso di sua signoria, la parte migliore del senato fece congiurazione. Fra i quali fu lo detto Bruto, lo quale sapendo la fermezza di Porzia, avendole aperto il secreto dello scellerato fatto, avvenne, che in quella notte, alla quale seguì lo die che Cesare fu morto da’ congiurati, uscendo Bruto dalla camera, Porzia pigliò uno rasojo da barbiere, quasi com’essa si volesse tagliare l’unghie; e facendo vista, che a caso le fusse caduto, istudiosamente si feri. E come le sue cameriere videro uscire fuori lo sangue, temendo che la cosa fusse più grave, levato lo romore, Bruto, che era partito, tornò nella camera, ripren-

  1. Cod. Cass. proferse ciensi sua fama. Test. Lat. ad ejus ampliandam famam se offerunt.
  2. Cod. Cass. era acquistato. Test. Lat. quieverat jam pestifer tumultus bellorum civilium.
  3. Cod. Cass. quando ando. Test. Lat. tamen in eum senatus pars sanior conjuraverit.