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capitolo lxxviii. 341

onestà di donna; o avrebbero lasciato straziarsi a modo di bestia; ma quelle Fiamminghe con fermo petto salvarono gli animi di migliore fortuna, e non comportarono bruttare la gloria di sua gente con alcuna vergogna di sua maestà: e fuggendo ostinatamente con lo laccio la servitù e la vergogna, mostrarono gli suoi uomini vinti non per forza, ma per difetto di fortuna; e alla loro castità acquistarouo lunghissima vita, perdendo pochi anni, i quali elle avrebbero potuto sopravvivere se non si fussero appiccate; e lasciarono a quegli, che dovevano seguire, onde eglino si maravigliassero, che si grande moltitudine di femmine, non per congiurazione nè per deliberazione pubblica, in ispazio d’una notte s’accordarono ad una opinione di morire, come se quelle avessero avuto un medesimo spirito.