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338 donne de’ fiammingħi, ecc.


Tedeschi e i Fiamminghi, e altre nazioni barbare del Settentrione fecero congiurazione contro alla fama de’ Romani, e prima ragunati insieme, acciocchè niuno sperasse poterli mettere in fuga, condussero con loro le mogli e i figliuoli, e tutte sue masserizie in gran moltitudine di carrette: poi acciocchè egli percotessero in uno assalto tutta Italia, deliberarono d’entrare in quella con tre osti, e per tre cammini, per li quali impauriti i Romani per tumulto, fu mandato incontro a quegli Cajo Mario, nel quale in quel tempo tutto lo stato della repubblica romana si pareva fermare. Lo quale prima scontrò i Tedeschi, contro ai quali non rifiutando in alcuna cosa la battaglia, venne alle mani con quegli, e combattendo in lunga battaglia, stando per lungo spazio in dubbio la fortuna delle parti, finalmente dopo molta effusione del sangue i Tedeschi volsero le spalle. Poi andò contro ai Cimbri; e com’egli aveva isconfitti i Tedeschi appresso l’acque Sestie, così sconfisse quegli ne’ campi Claudj con gran mortalità d’uomini. Della qual cosa accorgendosi le mogli, posti da parte gli loro arnesi, non seguirono la fuga de’ mariti, ma