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304 sofonisba, cap. lxviii.


uomo che avesse avuto la vita per rincrescimento, e non avesse avuto altra speranza che di morire, non che a una fanciulla reina, la quale allora entrando nella vita (avuto rispetto alla notizia delle cose) e cominciando a conoscere che dolcezza sia in quella, è cosa degna di ricordazione, che senza paura ella andasse incontro alla morte1.

  1. Cod. Cass. ecerto sarebbe fatto grande emirabile che la anao animoso uomo che accessi avuta laccita perrincrescimento enonavessi avuto altra speranza chedimorire nonche auna fanciulla reina laquale anchora entrando nella vita nonne avuto rispetto perla notizia dellechose chominciando acognoscere che dolciezza sia in quella chosa degnia direcordazione chonsanza paura ella andasse incontro alla morte. Test. Lat. Edepol annoso homini, cui jam vita tedet, nec spes alla præter mortem; ne dum puelulæ regio tunc (habito ad notitiam rerum respectu) vitam intranti, quod in ea dulcedinis sit percipere incipienti, magnum et admirabile fuisset, et nota dignum, morti certe adeo impavide occurrisse. et