Pagina:Boccaccio - De claris mulieribus.djvu/294

290 sulpicia, cap. lxv.


essere aggiunto a questa più che all’altre d’onestà, perchè giustamente ella fusse messa innanzi? Manifesto è, quelle solamente parevano oneste, che sono pensate continenti di ogni altro consorzio che del marito. La quale onestà certamente, se noi vogliamo guardare con migliore occhio, non solamente sta dal contenersi del toccare degli stranj uomini, la qual cosa molti fanno per forza, ma conviene che la donna, acciocchè interamente possa essere tenuta onesta innanzi alle altre, freni gli occhi cupidi e vaghi, e che ella gli costringa tra suoi confini; le parole poche e oneste, e favellare a tempo, fuggire l’ozio come certissimo e mortalissimo nemico dell’onestà; astenersi dal soverchio mangiare e bere, chè la disonestà si tempera secondo le vivande e il vino; schifare cantare e ballare come saetta di disonestà;, dar opera alla temperanza e sobrietà; aver cura delle cose della sua casa; aver serrati gli occhi a’ ragionamenti disonesti; rifiutare unzioni e odori; rifiutare soperchi ornamenti; mettere i piedi sopra i cattivi pensieri e appetiti, e a tutte forze e santi pensieri soprastare e vegghiare: e acciocchè io non trascorra ogni testimo-