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vernocive, e ammaestratore di più provetta età? Ma di questo si è detto assai. E domando chi riprenderà per questo di disonestà una vergine monaca, essersi mischiata nel tumulto degli uomini? chi dirà, che ella sia stata presontuosa? chi la dannerà della ragione, come ardita contro alla potenza de’ Tribuni, avendo ella adoperato a difendere suo padre si bella e sì mirabile opera di pietà che eziandio robustissimo giovane con aspro animo non lo avrebbe potuto fare? E certo io dubiterò non senza cagione quale di due portò più maraviglioso trionfo, o il padre in Campidoglio, o la figlia al tempio di Vesta.

CAPITOLO LXI.

Virginia, moglie di Lucio Volumnio.

Fu un’altra donna vergine diversa da quella di sopra, appresso de’ Romani famosa donna, benchè questa fu figliuola d’un Aulo, uomo dell’ordine de’ patrizj. E questa, oltre agli ornamenti della nobiltà, a suo tempo fu da mettere innanzi alle altre Romane: un laudabilissimo atto di quella basterà a conoscere